Schettino e gli imbecilli

Schettino e gli imbecilli

Premetto che ho inserito questo "post" su questa pagina non perché il Comandante Schettino c'entri nulla con le arti marziali ma perché ho tentato un parallelo con l'insegnamento della difesa personale ;-)

Alcuni organi di informazione e esponenti del Governo hanno fortemente polemizzato con un professore universitario che ha organizzato un convegno e ha chiamato come relatore il comandante Schettino, a tutti noti per essersi reso (a detta di chi lo accusa) colpevole del naufragio di una nave da crociera in cui hanno perso la vita molte persone.
Fermo restando che si è innocenti fino a sentenza passata in giudicato, io mi chiedo:
Dove sta il problema?

Faccio un parallelo:

Io, molto umilmente, insegno difesa personale. Una delle prime cose che spiego ai miei allievi è che in caso di pericolo non sappiamo prevedere la nostra reazione che, spesse volte, prescinde dalla nostra volontà.

Il nostro ipotalamo (che "regola" emozioni come la paura e l'istinto di sopravvivenza) prende il sopravvento e conseguentemente può, in alcuni casi, salvarci la vita, e in altri, farci compiere delle grosse stupidaggini.

Se compio una di queste stupidaggini in preda al panico non sono del tutto "cosciente". È necessario molto allenamento per restare lucidi e per prendere la decisione giusta.

Ammettiamo che io, domani, mi trovo coinvolto in una aggressione e non reagisco nella maniera migliore, anzi, in preda al panico, commetto un errore e comprometto la mia incolumità e quella di qualcun'altro.

È, secondo voi, normale, necessario, giusto che dopo un episodio del genere mi si dica: "lei non può più insegnare"?
Aver sbagliato in condizioni di stress, di panico, di paura, ... per certi versi in maniera "incosciente", mi ha per caso fatto dimenticare come insegnare? sono d'un tratto divenuto un cattivo istruttore?

Direi che non c'entra nulla.

Se Schettino ha sbagliato (ancora da dimostrare) è giusto che paghi (con il suo posto di lavoro, il carcere, il suo denaro, ...) ma che senso ha proibirgli di esprimere le sue opinioni, raccontare il suo punto di vista, esprimere un parere, ... su di un tema che sicuramente conosce approfonditamente?

Piuttosto bisognerebbe chiedersi se chi lo ha invitato come relatore lo abbia fatto solo come "mossa pubblicitaria". Questo sì, sarebbe un comportamento poco etico.

Rocco

Nessun commento:

Posta un commento

Powered by Blogger.