Vorrei ma non posso

Vorrei ma non posso

cari amici ("della Polizia" e non),

troppo spesso sento dire agli amanti di queste bellissime discipline, quali il JUDO e il TAEKWONDO espressioni del tipo "il judo (taekwondo) è una disciplina fantastica, mi rilassa tanto praticarla; scarico tutte le negatività accumulate nel corso della settimana; lo faccio perché mi tengo in forma; quando sono sul tatami mi dimentico di tutto"; eccetera, eccetera, eccetera.
Solo che poi, puntualmente, alla resa dei conti quando cerchiamo di fare qualcosa in più per mantenere viva la pratica e per approfondire o anche solo per stare insieme le stesse persone spariscono; non rispondono neanche agli inviti e se ne escono con delle scuse che contraddicono quello che ti avevano detto qualche mese prima:  "Sono troppo stanco", "ho da fare", "sto studiando", "devo portare il cane a passeggio", ...

Cari judoka e "taekwondo-ka" non è questo lo spirito giusto.
Il judo ed il taekwondo sono prima di tutto sacrificio e dedizione.
Parafrasando l'espressione del mitico Maestro di Karate Kid, quelli che "Volere imparare Judo, Speriamo" non sono portati per le discipline marziali.

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